Pienissimo: il modello di marketing per il mondo della ristorazione contro i tavoli vuoti

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Il comparto ristorazione vale oltre 30 miliardi e traina il PIL. A sostegno degli imprenditori, Giuliano Lanzetti (Pienissimo) stila il manuale con i 21 errori più comuni da evitare

Il settore della ristorazione, a detta di Coldiretti, è stato il vero traino della crescita del PIL italiano, che dovrebbe attestarsi a fine 2023 a +0,7%. Un dato contenuto, ma pur sempre positivo.

Eppure, sempre più spesso gli imprenditori del comparto si trovano a vivere profonde difficoltà, e a dover fare i conti con spese e costi non sempre sostenibili. Secondo il Rapporto Annuale sul settore della ristorazione di Confcommercio, a fine 2022 le imprese del settore attive erano quasi 336 mila, il comparto bar (quindi, esercizi che somministrano cibo, ma senza cucina) oltre 136 mila, per un valore di oltre 30 miliardi di euro l’anno

Sostenere l’intero comparto dovrebbe essere quasi un obbligo per aiutare la nostra economia a tornare a crescere, ma molti imprenditori dimenticano che il costo più oneroso non sono le tasse, l’affitto o il personale, bensì i tavoli vuoti. – Commenta Giuliano Lanzetti, fondatore di Pienissimo, azienda leader nel marketing della ristorazione a risposta diretta, cioè immediatamente misurabile, specializzata in formazione professionale per imprenditori e collaboratori. – Troppo spesso in queste attività manca un buon piano di marketing e delle conoscenze profonde e strutturate dell’imprenditorialità. Questa condizione rende il loro ristorante come una sedia traballante. Ti ci puoi sedere, ma non è comoda, e rischi di cadere”.

Pienissimo è un gruppo che si rivolge a ristoratori e gestori di locali che vogliono imparare ad applicare correttamente il marketing nei loro locali proponendo loro eventi gratuiti, corsi specifici e software rivoluzionari e innovativi. L’obiettivo è affiancare gli imprenditori, consentendo loro di crescere come professionisti, e di veder crescere anche il business rendendolo più efficiente e massimizzando le entrate

In questo modo, si evita che gli imprenditori siano costretti ad affidare la propria promozione a piattaforme esterne, che poi trattengono percentuali importanti dei guadagni.

Io non amo parlare di crisi, preferisco dire che siamo in un cambiamento epocale, e pertanto dobbiamo adeguarci e cambiare con il mondo che ci circonda. Il problema, in questo settore, è rappresentato dall’amplificazione degli errori, spesso enormi, che sono stati commessi in passato per gestire la ristorazione. – Prosegue Giuliano Lanzetti – Quello che devono fare gli imprenditori, dunque, è smetterla di prendersela con fattori esterni, sedersi a tavolino e analizzare la propria attività per comprendere dove sbagliano e dove potrebbero fare di più. In loro supporto, ho redatto un report con i 21 errori più comuni, scaricabile gratuitamente dal sito di Pienissimo. Una volta che li conosci, e che impari a riconoscerli, puoi finalmente far qualcosa per evitarli”.

Tra gli errori segnalati da Lanzetti nel manuale di Pienissimo, non avere un team valido di cui fidarsi, non saper gestire il proprio tempo e quello dei collaboratori, non organizzare riunioni efficaci, ma anche sottovalutare l’importanza del marketing o della formazione, e puntare sull’abbassamento dei prezzi pensando di diventare più competitivi.

Tutto questo e molti altri consigli e strumenti sono contenuti anche nel libro di Giuliano Lanzetti “Pienissimo: Come riempire il tuo locale senza rimanerne schiavo”, che ha già venduto oltre 30 mila copie. Ad oggi, questo manuale è considerato l’opera più completa riguardante la formazione imprenditoriale nel campo della ristorazione.

Il nostro metodo è stato testato da centinaia di imprenditori, rivelandosi sempre efficace per la crescita del business, ma anche per il benessere delle persone. Migliorare la gestione, infatti, significa che l’imprenditore può avere più tempo per la vita sua privata, così come più utili da redistribuire per bonus e interventi innovativi per l’azienda” conclude Giuliano Lanzetti.

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